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In alcuni casi per effettuare la mastopessi sono necessarie incisioni che lasciano cicatrici visibili sul seno; il chirurgo con la sua capacità e esperienza è in grado di gestirle al meglio, affinché risultino chiare e sottili, quindi poco visibili, dopo la guarigione. La posizione e l’estensione delle cicatrici dipendono dal tipo di intervento e dalla tecnica impiegata, ma in qualsiasi caso si può fare molto per migliorarne la qualità, tenendo conto anche delle caratteristiche soggettive di ogni paziente e di eventuali problemi di cicatrizzazione.
Mastopessi o lifting del seno: tecniche diverse, incisioni diverse
In funzione delle dimensioni e della forma del seno, per ottenere con la mastopessi un risollevamento e rimodellamento efficace delle mammelle è necessario adottare tecniche specifiche, che lasciano cicatrici più o meno estese e visibili:
- Se il cedimento è minimo e non vi è un eccesso di cute rilassata, il lifting del seno può essere effettuato con una piccola incisione del bordo dell’areola, che lascia una cicatrice praticamente invisibile, in quanto dissimulata dalla differenza di tonalità della pelle.
- In caso di ptosi media o severa è necessario aggiungere all’ “incisione periareolare” un’ “incisione verticale“, che scende perpendicolarmente verso la piega naturale del seno, o ricorrere all’ “incisione a T rovesciata“, che si estende anche lungo la piega sottomammaria: questo consente di effettuare un rimodellamento più completo della mammella, per tonificare i tessuti e riposizionare il complesso areola capezzolo alla giusta altezza.
Come minimizzare le cicatrici dopo la mastopessi
Il chirurgo plastico estetico dedica un’attenzione meticolosa al perfetto congiungimento dei bordi delle suture, anche attraverso l’impiego di punti interni riassorbibili, ma per favorire una cicatrizzazione ottimale è importante anche che la paziente sappia come gestirle durante il processo di guarigione, che si svolge in diverse fasi e può protrarsi anche fino a un anno.
Nell’immediato post operatorio è indispensabile evitare il fumo e proteggere le incisioni, rialzate lungo i bordi e arrossate, da ogni agente esterno, per evitare il rischio di sanguinamento e infezione, segnalando al chirurgo ogni potenziale problema. Gradualmente le incisioni si appiattiscono e si schiariscono, assumendo una consistenza più naturale, ma questo non significa che i tessuti abbiano recuperato la piena normalità. Fra un controllo e l’altro, è importante evitare l’esposizione al sole, l’esfoliazione, lo strofinamento, lo stiramento dei tessuti operati, che può avvenire anche sollevando un peso.
Oltre ad osservare queste semplici regole, se la paziente ha una tendenza alla cattiva cicatrizzazione il chirurgo effettua controlli più frequenti e consiglia fin dalle prime settimane dopo il lifting del seno ulteriori attenzioni: delicati massaggi ad esempio, per rendere le cicatrici più elastiche stimolando la produzione di collagene, o l’uso di specifici fogli o gel di silicone, che aiutano a superare gli ostacoli e ottimizzare il risultato estetico finale.
Lifting del seno o mastopessi: i consigli generali per il post operatorio
Dopo l’intervento di mastopessi consiglio alle mie pazienti di restare del tutto a riposo per 4/5 giorni, facendo attenzione anche ai movimenti che compiono in casa, per alzarsi, vestirsi, pettinarsi. E’ molto importante preservare l’area operata dal rischio di traumi e evitare movimenti troppo ampi delle braccia o il sollevamento di oggetti, in attesa che l’edema e l’eventuale fastidio percepito si attenuino. Durante il riposo notturno è consigliabile utilizzare più cuscini, per appoggiarsi in una posizione comoda e naturale, restando sempre leggermente sollevate. Queste piccole attenzioni sono in grado di scongiurare la maggior parte dei piccoli incidenti di percorso che potrebbero verificarsi nei primi giorni di convalescenza, assicurando un recupero più veloce ed un risultato estetico ottimale.
Per ulteriori approfondimenti, la pagina dedicata alla mastopessi o lifting del seno.