La “malaroplastica” ha lo scopo di rimodellare il profilo del volto, intervenendo sulle dimensioni e la proiezione degli zigomi. Uno zigomo alto e ben proporzionato rende il viso più attraente ed espressivo, ma occorre esperienza e una spiccata sensibilità estetica da parte del chirurgo, per ottenere un risultato armonioso e naturale, in piena sicurezza. In questo articolo parliamo del decorso post operatorio della malaroplastica, e delle alternative non chirurgiche per il rimodellamento dell’area zigomatica.
Malaroplastica: come si svolge il decorso post operatorio.
La malaroplastica con protesi è un intervento di chirurgia estetica che si effettua in anestesia locale e prevede circa una settimana di recupero post operatorio. Nei primi giorni dopo l’intervento nell’area operata è presente edema e il paziente può avvertire fastidio e limitazione dei movimenti della bocca, nel momento in cui cerca di parlare, mangiare o sorridere. E’ importante in questa fase dormire con la testa sollevata da più cuscini, in modo che il gonfiore si attenui rapidamente, evitare di esporsi al sole e a fonti di calore eccessivo, come la sauna, non svolgere attività fisica e preservare la zona operata da qualsiasi rischio di trauma.
Se l’aumento della proiezione degli zigomi non è stato effettuato chirurgicamente ma tramite un filler di acido ialuronico, non sono previsti tempi di recupero. Questo trattamento ambulatoriale infatti è indolore, non invasivo, e permette l’immediata ripresa delle normali attività. Il filler offre risultati ottimi e naturali ma non definitivi, dal momento che l’acido ialuronico è una sostanza del tutto biocompatibile e riassorbibile. Il trattamento ambulatoriale è sconsigliabile nei casi in cui il paziente desideri una correzione importante, che si mantenga stabile nel tempo.
Aumento zigomi con protesi e filler: quali controindicazioni?
L’intervento chirurgico con protesi offre un risultato definitivo e rappresenta la scelta ideale quando gli zigomi appaiono poco pronunciati fin dalla giovane età, per la naturale conformazione del viso, oppure quando diventano piattia causa dell’invecchiamento, che comporta una graduale perdita ossea. Con le protesi zigomatiche si ottiene un evidente rimodellamento del profilo, che rende il viso più attraente e giovanile, senza lasciare cicatrici, dal momento che l’inserimento dei dispositivi avviene dall’interno della cavità orale. Come ogni intervento chirurgico, la malaroplastica non è indicata se il paziente presenta patologie gravi che potrebbero ostacolare la buona riuscita dell’intervento. La correzione con filler invece non ha particolari controindicazioni, tranne lo stato di gravidanza e allattamento o la presenza di infezioni, allergie e malattie del tessuto connettivo.
Dopo quanto tempo dalla malaroplastica si può tornare alla vita normale?
Il pieno ritorno alla normalità dopo la malaroplastica avviene entro dieci giorni circa, sia sul piano funzionale, con ripristino del movimento naturale della bocca, sia sul piano estetico, con notevole riduzione o assenza di gonfiore. L’età del paziente non incide particolarmente sui tempi di guarigione, se l’intervento è stato correttamente eseguito e si seguono le indicazioni ricevute dal chirurgo, al fine di rendere ottimale il decorso post operatorio e la cicatrizzazione delle ferite.
Le limitazioni legate all’intervento: attività che si possono svolgere e divieti.
Come qualsiasi intervento chirurgico, l’aumento degli zigomi richiede la massima attenzione durante la fase di guarigione. E’ estremamente importante, ai fini del risultato finale, riprendere con gradualità e prudenza le normali attività, evitando di esporre la parte operata al rischio di traumi fintanto che l’edema sia riassorbito e le incisioni siano del tutto cicatrizzate
Ci possono essere complicanze nell’aumento chirurgico degli zigomi?
La malaroplastica con protesi è un intervento poco invasivo, che possiamo effettuare in anestesia locale con sedazione e ha la durata di un’ora circa. Come per qualsiasi intervento chirurgico, possono verificarsi complicanze generiche, quali reazione all’anestesia, infezione, ritardo di cicatrizzazione, gonfiore prolungato, ematoma, sieroma. Nella quasi totalità dei casi si tratta di eventi transitori e reversibili, che possono essere tenuti sotto controllo e risolti entro qualche settimana, senza conseguenze negative sulla qualità del risultato.