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Chirurgia Plastica

Ustioni ed esiti cicatriziali

Le ustioni sono lesioni cutanee provocate da agenti chimici, fisici o termici. Il danno tissutale è proporzionale alla temperatura e alla durata dell’esposizione.

La gravità di un’ustione è valutata in base a estensione, profondità, sede, tempo di contatto, stato di salute ed età del paziente.

In base alla profondità della lesione, le ustioni possono essere:
• di I grado: la cute si presenta arrossata, senza formazione di vescicole
• di II grado: sulla cute arrossata compaiono vescicole con un essudato fibrinoso
• di III grado: in genere non ci sono vescicole, sulla superficie dell’ustione possono formarsi pieghe e aree anomale nere o di color rosso vivo – la cute va incontro a necrosi
• di IV grado: i tessuti risultano carbonizzati, con interessamento delle strutture profonde, adipe, muscoli, ossa

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Le conseguenze di un’ustione sono tanto più gravi quanto più essa è estesa; tra le complicazioni più importanti si annoverano le infezioni batteriche, la sepsi, la setticemia e lo shock da ustione, caratterizzato da vomito, convulsioni, disidratazione dell’organismo, abbassamento della pressione arteriosa, ipotermia, sintomi di insufficienza circolatoria, albuminuria e ematuria.

Come si interviene sugli esiti cicatriziali delle ustioni?

Le cicatrici permanenti lasciate dalle ustioni si possono correggere con interventi di chirurgia plastica che vanno a ricostruire il tessuto lesionato. Dopo aver valutato le condizioni di salute del paziente e le caratteristiche della lesione, il chirurgo sceglie la tecnica più adatta al caso specifico. Si tratta solitamente di innesti di cute, lembi cutanei o applicazione di espansori cutanei, in grado di correggere non soltanto l’aspetto estetico degli esiti di ustione, ma anche attenuare il fastidio o dolore che possono provocare.