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Chirurgia Plastica

Correzioni malformazioni congenite

Che cosa sono le malformazioni congenite?

Si definiscono malformazioni congenite le alterazioni o anomalie nella forma e/o struttura di una parte del corpo che sono presenti fin dalla nascita.

La chirurgia plastica offre la possibilità di correggere la maggior parte di questi difetti, che molto spesso sono causa di disagi fisici e psicologici per la persona.

Tra le più comuni malformazioni congenite troviamo, ad esempio, la labiopalatoschisi, le varie malformazioni della mano, le malformazioni dei genitali esterni e del seno femminile, la presenza di cisti e fistole sul collo e molte altre.

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Come si correggono chirurgicamente labioschisi e palatoschisi?

Conosciuta come “labbro leporino”, la labioschisi è una malformazione congenita della bocca dovuta alla mancata saldatura del labbro superiore, che può interessare solo un lato o entrambi (labioschisi bilaterale). La palatoschisi invece è una malformazione congenita del palato, dovuta alla mancata fusione del palato stesso.
In genere le due condizioni si associano, dando luogo alla labio-palatoschisi, che comporta problemi dentali, otiti e difficoltà di linguaggio, con importanti ripercussioni psicologiche.
La chirurgia plastica correttiva generalmente è effettuata nei primi mesi di vita del bambino portatore di questa malformazione, consente di ricostruire la pelle e i muscoli del palato e/o del labbro, con risultati estetici e funzionali ottimi, anche se in alcuni casi per eliminare del tutto il difetto è necessario intervenire in più tempi.

Le tecniche chirurgiche per le malformazioni congenite alle mani

Le malformazioni congenite alle mani colpiscono circa 1 bambino su 1.500, causando problemi fisici e psicologici. Le più comuni malformazioni della mano sono la sindattilia (unione di due dita), la polidattilia (dita soprannumerarie), la brachidattilia (dita di lunghezza inferiore alla norma), il dito a scatto. I diversi interventi chirurgici di correzione delle malformazioni congenite delle mani si svolgono esclusivamente in centri specializzati, poiché richiedono approfondite conoscenze specialistiche ortopediche e ricostruttive.

Si tratta generalmente di interventi poco invasivi, che si svolgono in regime di day surgery, e sono consigliati quando il bambino è ancora piccolo (due/tre anni di età).

Le malformazioni congenite dei genitali esterni e la loro correzione

Esiste un’ampia gamma di malformazioni congenite dei genitali esterni, che comprendono gli stati intersessuali, i cosiddetti ermafroditismi e altre anomalie congenite del sesso, come ad esempio l’ipospadia (alterazione dello sviluppo dell’uretra maschile).
Ricordiamo fra le anomalie più diffuse:
la sindrome di Klinefelter, dovuta alla presenza di uno o più cromosomi X soprannumerari e fenotipo maschile (i portatori presentano genitali esterni, ginecomastia e in qualche caso ritardo mentale).
Lo pseudoermafroditismo femminile, uno stato intersessuale caratterizzato dalla presenza di gonadi femminili con fenotipo differenziato in senso maschile.
Lo pseudoermafroditismo maschile, uno stato intersessuale caratterizzato dalla presenza di testicoli con fenotipo ambiguo o chiaramente femminile
Ognuna di queste particolari situazioni richiede un approccio farmacologico e chirurgico specifico.

Le tecniche chirurgiche per correggere cisti e fistole congenite

Le cisti e le fistole congenite sono lesioni benigne presenti sulla porzione centrale o laterale del collo. Le cisti si presentano improvvisamente con l’aspetto di tumefazioni, mentre le fistole sono presenti fin dalla nascita. Entrambe le lesioni possono essere asportate chirurgicamente con un intervento sicuro e indolore, che richiede una degenza in clinica di 3/4 giorni.